Gennaio 2015
Siamo fermi alla missione di Pouytenga in attesa di incontrare i ragazzi adottati a distanza quando si avvicina una mamma con in braccio sua figlia. Parla solo Morè (la loro lingua) incomprensibile a noi tutti. Chiediamo aiuto ad un ragazzo e faticosamente riusciamo a sapere che la bimba, Caterina, è molto malata: tre mesi prima ha avuto la febbre molto alta e da quel momento non è più riuscita a camminare ed a stare in piedi. Nell’autobus cade il silenzio e d’istinto decidiamo di andare a parlare con la Madre Superiora, suor Valeria, per avere la conferma e se è possibile aiutarla. Suor Valeria spiega che conosce bene sia la famiglia, che è molto povera, e la malattia che ha colpito la piccola e che il medico ha prescritto cure fisioterapiche e riabilitative per poter sperare di poter camminare di nuovo. Un cenno d’intesa ed il primo ciclo di cura è finanziato. Un incontro casuale o forse voluto da Chi tutto sa e dispone permetterà alla piccola di poter camminare.
Gennaio 2019
Abbiamo rivisto Caterina che, sorridente, muove i suoi primi passi, la riabilitazione è dolorosa e lunga ma Caterina ce la farà, anche grazie ai suoi genitori italiani che conosciutala tramite i nostri racconti, hanno deciso per il suo Sostegno a Distanza
I primi passi di Caterina